La scuola va al Mexico 2017

13 febbraio 2017 – L’inganno, il tradimento, le false promesse, le illusioni. Così come la gioia, l’umanità, i buoni consigli, il duro lavoro, il rimpianto, il pentimento, il buon senso e l’insegnamento che le cattive azioni messe in atto verso gli altri alla fine si ripercuotono su se stessi. Non ce ne sono poi tanti di film che insegnano nel breve volgere della durata della pellicola così tante cose sulla vita. Una di queste – alzi la mano chi è contrario – è indubbiamente la riduzione cinematografica che Luigi Comencini fece nel 1972 della favola di “Pinocchio” di Carlo Collodi e del suo burattino che sognava di essere un bambino. Sarà proprio questo film a inaugurare, mercoledì 22 febbraio, la quarta edizione di “La scuola va al cinema”, la rassegna promossa e interamente finanziata dall’Associazione Genitori IC Loria che porta gli alunni delle cinque classi delle primarie Bergognone e Foppette al cinema Mexico di via Savona 57.

E se le classi quarte inizieranno la kermesse “testando” la durata nel tempo di un film vecchio di 45 anni (che nella versione televisiva tenne incollati davanti allo schermo decine di milioni di italiani, bambini e non, ndr), le terze chiuderanno la rassegna gustandosi “Tempi moderni”, intramontabile classico “made in Charlie Chaplin” (nella versione fresca di restauro della Cineteca di Bologna), col quale il mitico Charlot diede addio alla maschera del “vagabondo” e al cinema muto. L’anno scorso, fu un grande successo. Con applausi a scena a scena e risate sincere. Per non parlare dei bellissimi lavori realizzati in classe dopo la visione del film. Di qui la scelta di replicare la proiezione di un capolavoro datato 1936.

Alle quinte, i nostri spettatori più grandi, sarà proposto un altro grande successo popolare, che uscì nelle sale di tutto il mondo 20 anni fa: l’emozionante “La vita è bella” di Roberto Benigni. La parabola del film, che a suo tempo fece incetta di premi, è originale e sbalorditiva quasi quanto la scommessa dell’opera, che ha trattato la tragedia dell’Olocausto da una prospettiva davvero inedita.

Per finire, le prime e le seconde prenderanno si divertiranno (impossibile resistere…) con le divertenti e dissacranti disavventure di mini Vip, il protagonista di “Vip, mio fratello superuomo”, il lungometraggio animato del 1968 col quale Bruno Bozzetto – una vita a tu per tu con i disegni animati, iniziata oltre 50 anni fa proprio a Milano quando “cartone” significava solo un tipo di imballaggio – si divertì a canzonare il mondo dei supereroi e a profetizzare i tanti guasti connessi alla società del consumismo a tutti i costi.

Il cartellone del 2017

22 febbraio, ore 9,20 – classi quarte
Le avventure di Pinocchio
regia: Luigi Comencini, 1972
durata 2 h 13 minuti (faremo una pausa, con possibilità di consumare una merenda portata da casa, tra il primo e il secondo tempo)
Si tratta della versione in lungometraggio del celebre adattamento di Comencini del romanzo di Carlo Collodi, trasmesso dalla RAI nel 1972 in cinque puntate. Nel cast, tra gli altri, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Ciccio Ingrassia, Franco Franchi, Vittorio De Sica. Una curiosità: le marionette del teatro di Mangiafuoco presenti nel film sono state realizzate della Compagnia Carlo Colla e figli.

1 marzo, ore 9,30 – classi prime
8 marzo, ore 9,30 – classi seconde
Vip mio fratello superuomo
regia: Bruno Bozzetto, 1968
durata: 1 h 19 minuti
L’anno prossimo saranno trascorsi 50 anni da uno dei capolavori del cinema d’animazione. Non solo italiana, ma di tutto il mondo. Già, perché Bruno Bozzetto è considerato un maestro dei cartoon anche da gente come John Lasseter di Pixar che mostra i suoi film ai suoi collaboratori come modello a cui ispirarsi. Parodia del mondo dei supereroi, con questo lavoro Bozzetto censurava la corsa consumista tipica degli anni del boom. La voce di miniVip, il supereroe sghembo e impacciato protagonista della storia, è quella (indimenticabile) di Oreste Lionello.

15 marzo, ore 9,30 – classi quinte
La vita è bella
regia: Roberto Benigni, 1997
durata: 2 h 2 minuti
La favola moderna costruita sullo sfondo della tragedia della persecuzione degli ebrei e dell’Olocausto e premiata con il premio Oscar a Roberto Benigni compie 20 anni. Un film sulla vita (e i suoi aspetti, positivi e negativi, ovvio…), l’amore e la famiglia.

22 marzo, ore 9,30 – classi terze
Tempi moderni
Regia: Charlie Chaplin, 1936
durata: 1h 29 minuti
Proiezione speciale (per le terze) che piace… Non si cambia. L’anno scorso, calato il buio (“la magia della sala cinematografica”, per dirla con il titolare della sala di via Savona, Antonio Sancassani), è stato un susseguirsi di risate e di applausi a scena aperta (e non esageriamo!) di fronte alla versione fresca di restauro della Cineteca di Bologna con le musiche originali composte da Charlie Chaplin, eseguite dall’Orchestra NDR Radiophilharmonie di Hannover diretta da Timothy Brock. D’altronde, siamo di fronte a un film-faro della storia del cinema. Un film muto (o quasi…) girato in un’epoca in cui il sonoro aveva già preso abbondantemente piede, con il quale Chaplin, nella sua ultima apparizione nelle vesti del vagabondo Charlot, ha messo assieme profondità di pensiero – l’attore-regista britannico proponeva una critica feroce allo sfruttamento sociale e all’etica capitalistica – e invenzioni comiche molto, ma molto divertenti. A dimostrazione che siamo di fronte a una pellicola senza età e per tutte le età.

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