20 marzo 2017 – Sono trascorsi vent’anni e alcuni dialoghi del film Oscar “La vita è bella” di Roberto Benigni mostrano di non subire l’usura del tempo.
Vi ricordate lo scambio di battute tra il piccolo Giosuè e il papà Guido? “Perché i cani e gli ebrei non possono entrare babbo?”, chiedeva il bambino. “Eh loro gli ebrei e i cani non li vogliono, ognuno fa quello che gli pare”, rispondeva papà-Benigni “Quel ferramenta, per esempio, non fa entrare gli spagnoli e i cavalli. E quel farmacista, lui non vuole né cinesi né canguri: gli sono antipatici, che ti devo dire…”.
A testimonianza che si può parlare di argomenti importanti con leggerezza e senza banalizzare a bambini come ai grandi.
A proposito, i 132 alunni delle quinte di Bergognone e Foppette che hanno partecipato alla proiezione hanno avuto modo di emozionarsi, di ridere e, approfittando del buio della sala, anche di piangere. E nei giorni successivi, alcuni di loro si sono già messi al lavoro in classe, mettendo nero su bianco emozioni e sensazioni suscitate da un film entrato di diritto nella storia delle cinematografia di casa nostra.
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