26 maggio 2017 – La delicatissima Pavlova, tutta albume e zucchero, si chiama così in omaggio alla famosa ballerina russa Anna Pavlova, che amava i dolci ma non poteva ingrassare. E la sua invenzione se la contendono addirittura in tre: Nuova Zelanda, Australia e Regno Unito. Il gateau – o meglio “gattò” – di patate, cavallo di battaglia della cucina campana deve invece il francesismo alla regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando di Borbone: fu lei a introdurre nella capitale il gusto francese. Mentre la manioca, o cassava, è uno degli ingredienti principe per i dolci filippini, dove questa radice cresce praticamente ovunque.
Ce l’hanno raccontato oggi pomeriggio Catherine, Ivano e Lucy. Quest’anno, alla Festa dei Sapori non abbiamo infatti solo gustato squisite pietanze di molteplici nazionalità e regioni diverse. Abbiamo anche ascoltato genesi e segreti di alcuni di questi piatti dalla viva voce di chi li ha cucinati: come vengono preparati e quali sono le loro tradizioni. Insomma, un gustosissimo banchetto, accompagnato da un interessante scambio di culture e competenze.
Come al solito, ecco qualche cifra: alla Festa dei Sapori edizione 2017 abbiamo assaggiato un centinaio di piatti originari di 18 nazioni (Bielorussia, Bolivia, Croazia, Ecuador, Egitto, Filippine, Francia, Inghilterra, Irlanda, Messico, Perù, Polonia, Portogallo, Svizzera, Thailandia, Turchia, Ucraina, USA) e 10 regioni italiane (Campania, Piemonte, Puglia, Lombardia, Sardegna, Liguria, Lazio, Friuli, Calabria e Basilicata).
Grazie, come sempre, alla maestra Patrizia Orsini che da anni porta avanti questa festosa consuetudine, a chi ha organizzato, ai tanti volontari che hanno aiutato dietro il bancone e, ovviamente, a chi ha cucinato. E un grazie speciale a Santiago, Ginevra, Lucy, Ivano, alla famiglia Esmanech e a Catherine che ci hanno raccontato le loro specialità.
E a tutti arrivederci al prossimo anno!
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