“La cucina è una grande tradizione dell’Italia, ma è bello imparare anche dagli altri Paesi”. Con queste parole, il preside Massimo Biolcati Rinaldi ha salutato venerdì scorso i partecipanti alla Festa dei Sapori, che si è tenuta come di consueto nella scuola di via Foppette e che, come da tradizione, è stata organizzata dalla maestra Patrizia Orsini.
Ma il dirigente scolastico non è stato il solo a prendere la parola. Per la prima volta, tra chi si è alternato a raccontare pietanze e tradizioni del proprio Paese di origine (quest’anno Bolivia, Brasile, Cina, Ecuador, Egitto, Eritrea, Filippine, Francia, Inghilterra, Perù, Russia, Scozia, Thailandia e Turchia), si sono fatti avanti anche due piccoli cuochi. Penelope, 5A, ha spiegato come si prepara la Torta pasqualina, che ha cucinato insieme con il papà e il fratello Vittorio. Mentre Mauro, 1C, ha snocciolato – sempre più sicuro man mano che parlava – gli ingredienti-base della sua Ciambella siciliana all’arancia: burro, zucchero, farina, lievito e – va da sé – arance.
[Qui sopra: La Festa dei Sapori. Foto di Federica Scudeletti]
È stato un piacere ascoltare da Tirhas e Gerusalemme, mamme di Ruth, Abraham e Mary, come si prepara lo Zighinì eritreo. O, ancora, sentire come si combinano gli ingredienti del Pollo “sweet and sour” thailandese. “È un piatto veloce di tutti i giorni”, ha spiegato Ning, che viene da una cittadina più vicina alla Cambogia che a Bangkok.
Quest’anno, poi, la Festa dei Sapori è capitata in pieno Ramadan, il mese in cui i musulmani digiunano tutto il giorno, dall’aurora al tramonto. Awetef, mamma di Hodi 5A, non è però rimasta casa, ha anzi preparato uno dei dolci caratteristici del mese sacro, il Qatayef egiziano. Si cucina invece sempre, e non solo nel nono mese del calendario lunare musulmano, l’Incir tatlisi turco di Nilay, mamma di due bambini di Foppette. È un piatto a base di fichi cotti al forno ripieni di sesamo, noci, cocco e cannella. Gustosissimo: si scioglie in bocca, rivelando poco a poco tutti i suoi ingredienti.
[Qui sopra: i piatti che abbiamo assaggiato alla Festa dei Sapori. Foto di Elena Sommariva]
Ginevra, italiana, marito inglese, ha preparato invece un Rasperry apple crumble: pezzetti di mele e lamponi coperti da un impasto di burro, farina, zucchero e mandorle sbriciolati. “Si può fare con qualunque frutta di stagione, meglio se un po’ succosa”, ha spiegato. “Ed è un modo per farla mangiare ai bambini”.
Eliza, mamma di Andy 5A, ha raccontato il suo Enrollado de pollo ecuadoregno a base di patate, pollo, verdure e maionese. Mentre Sonia, mamma di Mariagrazia, sempre 5A, la sua Causa peruviana, ripiena di verdure, patate gialle e pollo. Ingrediente fondamentale, l’aji amarillos (tipico peperoncino giallo) che a Milano, ha spiegato, si può acquistare in piazza XXIV Maggio.
Paese che vai, temperatura che trovi. “Qui fa troppo caldo”, ha confidato una mamma scozzese, “il tempo di arrivare e il mio piatto si era sciolto”. Ci siamo consolati con la Quiche lorraine cucinata dal marito, francese. Per assaggiare il suo Scottish macaroon, dolce a base di patate, torneremo il prossimo anno.
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